Una terza età attiva e appagante
Secondo l’ultimo studio condotto da Swiss Life, basato su un campione rappresentativo di oltre 2.000 persone tra i 65 e gli 80 anni in Svizzera, l’80% di loro dichiara di essere soddisfatto o molto soddisfatto della propria vita.
Questo dato pone la Svizzera al vertice dell’Europa per qualità della vita nella terza età.
Il sondaggio, realizzato a gennaio 2025 da YouGov per conto di Swiss Life, ha rilevato che la soddisfazione non si limita al benessere economico, ma include anche aspetti emotivi, sociali e psicofisici.
Due terzi degli intervistati dichiarano di rimpiangere poco o nulla del loro passato, mentre il 72 % respinge l’idea che la vita senior porti più dolore che gioia.
È evidente come i pensionati svizzeri vivano una fase post-lavorativa non come declino, ma come rinascita in cui primeggiano energia, ottimismo e relazioni solide. Inoltre, questo quadro di benessere globale non è omogeneo: il livello di soddisfazione tende a crescere con il reddito, mentre coloro con una condizione economica meno favorevole restano comunque in netta maggioranza soddisfatti
Vita attiva, tempo libero e tecnologia: il segreto dell’energia dopo i 65 anni
Uno degli aspetti più sorprendenti del benessere degli over 65 in Svizzera è la loro vita attiva. Lontani dall’immagine stereotipata di pensionati sedentari, gli svizzeri in pensione sono protagonisti di giornate piene di movimento, stimoli intellettuali e passatempi significativi.
Il 71% dei pensionati svizzeri fa passeggiate o escursioni almeno una volta a settimana, mentre il 58% pratica uno sport in modo regolare, che si tratti di ciclismo, nuoto o ginnastica dolce. Non solo attività fisica: il 70% si dedica a esercizi mentali, come giochi di logica, cruciverba o lettura impegnata. Questo mix di movimento e stimolazione cognitiva contribuisce in maniera significativa alla percezione di benessere e alla prevenzione dell’invecchiamento mentale.
La vita quotidiana è ricca di abitudini semplici ma fondamentali. Il 77% legge quotidianamente, il 76% guarda la televisione, mentre il 59% svolge regolarmente faccende domestiche. Queste ultime, in particolare, restano un’attività più ricorrente tra le donne, evidenziando differenze di genere ancora presenti anche nella terza età.
Ma non è finita qui: anche il rapporto tra pensionati e tecnologia sta cambiando rapidamente. Il 30% degli over 65 utilizza quotidianamente i social media, mentre un ulteriore 39% ne fa uso saltuario o non li utilizza affatto. A guidare questa transizione sono soprattutto i più giovani della fascia analizzata (65-69 anni), segno evidente di una generazione digitale in crescita anche tra i senior. L’utilizzo della tecnologia non solo agevola la comunicazione con amici e familiari lontani, ma permette anche di accedere a contenuti culturali, informazione e intrattenimento con grande facilità.
Il 75% si dichiara soddisfatto del proprio tempo libero, un dato che mostra come la pensione non sia un tempo “vuoto”, ma un periodo in cui le persone riscoprono passioni, coltivano interessi e mantengono uno stile di vita attivo. Il concetto di “ozio attivo” è sempre più centrale: un tempo libero ricco, ma mai improduttivo.
Tutti questi elementi contribuiscono a un senso di utilità, vitalità e autonomia, e alimentano un ciclo virtuoso in cui mente e corpo si rafforzano reciprocamente. Il pensionato svizzero è, nella maggior parte dei casi, una persona ancora profondamente coinvolta nel presente, capace di guardare con serenità sia al passato che al futuro.