Far arieggiare la casa – È essenziale ventilare la casa per rinfrescare l’aria interna ed evitare la comparsa di muffa e la diffusione di batteri dannosi per la salute.
Analizziamo come e con quale frequenza farlo.
Perché ventilare la casa? Il microclima all’interno di un’abitazione dipende dalla ventilazione degli spazi e dal rinnovo dell’aria: oltre a prevenire la generazione di muffe e batteri, il rinnovo dell’aria contribuisce anche all’equilibrio energetico della casa.
Se tre persone trascorrono meno di due ore in un soggiorno di 25 mq, la concentrazione di CO2 nella stanza supererà il livello accettabile (1.500 ppm).
Cosa succede se non si ventila la casa? Un eccesso di umidità negli ambienti, dovuto alla mancanza di ricircolo d’aria, favorisce l’apparizione di muffa e la diffusione di batteri nocivi per la salute, in particolare per il sistema respiratorio degli abitanti.
RICORDATI DI APRIRE LE FINESTRE QUANDO PIOVE
Far arieggiare la casa – Infatti, nel tempo, l’aria all’interno di un ambiente domestico chiuso diventa più inquinata rispetto all’aria esterna, nonostante sia esposta a meno agenti inquinanti.
Quanto tempo occorre per ventilare la casa d’estate? In estate, con il clima mite, è possibile effettuare un completo ricambio d’aria: si consiglia di tenere le finestre aperte per 20-25 minuti. È comunque preferibile farlo nelle prime ore del mattino o in tarda serata, quando le temperature esterne non sono alte.
Quante volte al giorno dovrebbe essere ventilata una casa in inverno? Durante l’inverno, è meglio aprire completamente più finestre per creare un flusso d’aria per 3-5 minuti diverse volte al giorno: se possibile, nelle ore in cui il riscaldamento non è acceso, quindi al mattino presto.
Dunque, in inverno la soluzione consigliata sarebbe effettuare brevi ma frequenti ricambi d’aria.