Si tratta di una delle mete classiche della Val Masino che però si può raggiungere anche passando dalla Bocchetta di Medaccio (2.308 m/slm) percorrendo quindi la Valle Merdarola.
Come tutti i sentieri della Val Masino anche questo è impegnativo per la pendenza. Si lascia la macchina nei parcheggi a pagamento di Bagni Masino (oppure lungo la strada nelle poche aree dove è consentita la sosta gratuita) e si torna indietro fino alla vicina area di sosta per camper dove si imbocca il percorso segnalato con la palina “Casera Bagni – Alpe Merdarola”.
Raggiunto l’alpeggio e gli ultimi ruderi delle baite diroccate di Merdarola (2.053 m) si deve superare una grande petraia (segnavia presenti) per poi arrivare alla bocchetta che si trova ai piedi di Punta Medaccio e sopra un irto canalino che bisogna scendere con attenzione e prudenza.
Al termine di questo passaggio si perde ancora un po’ di quota e si comincia a percorre un traverso verso N-N-E nella Valle Ligoncio; non bisogna lascarsi scappare una breve deviazione sulla destra che sale su uno sperone erbato molto panoramico. Dopo questa traversata si arriva al Rifugio Omio (2.100).
Per il ritorno si percorre la via classica che scendendo verso Est passa per Casera dell’Oro (1.767 m), Casera Sceroia (1.498 m) completando così questa escursione ad anello.
Percorso (EE) di 13 chilometri, dislivello positivo 1275 metri.
Giorgio Gemmi