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Quanto resiste il fotovoltaico alla grandine?

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difendere fotovoltaico dalla grandine

Difendere fotovoltaico dalla grandine

I pannelli fotovoltaici sono progettati fin dall’origine per resistere alle intemperie e alla grandine fino a 2,5 centimetri di diametro, che è ben oltre la grandezza media.

Pannelli fotovoltaici ben costruiti utilizzano vetro temperato di 2,3 mm, o in alcuni casi di 3,2 mm.

Al di sotto di questo strato di vetro si trovano altri elementi: due fogli di Eva – un film di materiale plastico che incapsula le celle fotovoltaiche poste al centro durante il processo di produzione del pannello – e il backsheet, ovvero la sezione posteriore del pannello realizzata con un film plastico altamente resistente chiamato Tedlar.

La resistenza complessiva di questo insieme di materiali è notevole e viene testata in laboratorio sparando sfere di ghiaccio compatto ad una velocità tale da riprodurre una forte tempesta di grandine.

Generalmente, i moduli vengono testati dai produttori con sfere del diametro di 2,5 centimetri lanciate a 80 km/h.

Si tenga conto che, in condizioni naturali, la grandine di queste dimensioni raggiunge la terra a velocità inferiore ai 70 km/h, e i suoi chicchi sono tipicamente formati da un nucleo solido, ma con una superficie parzialmente frammentata; una condizione molto diversa rispetto alla sfera solida utilizzata per i test in laboratorio.

Eventi di grandine con chicchi superiori ai 2,5 cm di diametro sono estremamente rari e difficilmente controllabili: un chicco grande quanto una pallina da tennis può raggiungere una velocità di 120 km/h e pesare diversi centinaia di grammi, mentre un chicco da 10 cm può raggiungere i 150 km/h e pesare fino a 1 kg, potendo persino sfondare una eventuale protezione temporanea posizionata sul pannello.

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