Decarbonizzazione del motore: mettere il propulsore a dieta

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decarbonizzazione del motore mettere il propulsore a dieta1. Cos’è la decarbonizzazione del motore e perché è fondamentale

Il motore, cuore pulsante dell’auto, accumula nel tempo depositi carboniosi – calamina, fuliggine e residui del carburante non completamente bruciato. Questi depositi si formano in cilindri, valvole, turbocompressore, sistema di scarico, valvola EGR e filtro antiparticolato (FAP). Il processo di combustione, soprattutto se il carburante è di scarsa qualità, non garantisce una bruciatura totale: ne deriva la formazione di incrostazioni che col tempo si solidificano e compromettono le prestazioni del motore.

Le conseguenze? Potenza ridotta, consumi aumentati, fumo denso – nero o blu – allo scarico, minimo instabile e persino spia di malfunzionamento motore accesa. In casi estremi, si può arrivare al danneggiamento del FAP o alla saturazione dell’EGR: componenti costosi da riparare o sostituire.

La decarbonizzazione è il rimedio ideale: un intervento mirato a eliminare queste incrostazioni senza dover smontare per forza l’intero motore. Questo mantiene il cicli di combustione efficienti, riduce consumi ed emissioni inquinanti fino a circa il 15% e prolunga la vita utile del propulsore.

Quando intervenire?

  • Se il guidatore percorre molti tragitti brevi (traffico cittadino, spegne e riaccende spesso il motore), il rischio di sporco aumenta.

  • Anche l’utilizzo periodico di carburanti o lubrificanti di bassa qualità può accelerare la formazione di depositi .

  • La manutenzione regolare – tagliandi, sostituzione olio e filtri – è utile, ma non sempre neutralizza gli accumuli più resistenti.

In linea generale, si consiglia di effettuare una decarbonizzazione circa ogni 20.000–50.000 km, o una volta l’anno, specie se il motore è soggetto a uso cittadino intenso.

In sintesi, la decarbonizzazione ritrova la “linea”, alleggerendo il motore dai depositi inutili, migliorando prestazioni, consumi, rumorosità ed emissioni. Un vero e proprio ritorno alle origini, un restyling interno che il propulsore ringrazia.


2. I principali metodi di decarbonizzazione: vantaggi e costi

Esistono vari modi per decarbonizzare un motore, da quelli più invasivi a quelli più delicati. Ecco una panoramica dettagliata:

2.1 Pulizia chimica

Il meccanico introduce detergenti specifici nel carburante o direttamente nel collettore di aspirazione. Questi prodotti sciolgono i depositi carboniosi, che vengono poi espulsi tramite lo scarico o raccolti nell’olio motore (quest’ultimo va poi sostituito).

  • Vantaggi: economico e rapido

  • Svantaggi: superficiale, non sempre efficace su depositi molto resistenti.

  • Prezzo tipico: 50–180 €.

2.2 Pulizia meccanica

Il metodo più profondo: prevede lo smontaggio di componenti come testate, valvole, collettori. La sporcizia viene rimossa manualmente con spazzole, raschietti o macchine ad ultrasuoni.

  • Vantaggi: rimozione totale delle incrostazioni ostinate

  • Svantaggi: costoso e invasivo, richiede tempi di smontaggio e rimontaggio

  • Prezzo indicativo: 300–2.000 €.

2.3 Pulizia con acqua ad alta pressione o vapore

Senza smontare il motore, si spruzza acqua o vapore ad alta pressione nei condotti di aspirazione.

  • Vantaggi: meno invasivo, miner rischio di danni

  • Svantaggi: potrebbe non raggiungere tutti gli interstizi del motore

  • Prezzo: 100–500 €.

2.4 Pulizia con idrogeno (HHO o ossidrogeno)

Un generatore produce una miscela di idrogeno e ossigeno tramite elettrolisi dell’acqua. Il gas viene iniettato nel collettore e, bruciando in camera di combustione, “brucia” i depositi. Il trattamento pulisce pistoni, valvole, turbina, FAP, EGR.

  • Vantaggi: efficace su ampie superfici, non invasivo, riduce consumi e emissioni

  • Svantaggi: richiede attrezzatura specifica e controllo professionale

  • Durata: 1–3 ore

  • Prezzo: 100–300 € (punta bassa idrogeno base) fino a 149–300 € per pacchetti completi con diagnosi.

2.5 Pulizia con schiuma attiva

Schiuma espandente iniettata nei condotti di aspirazione, agisce sciogliendo e intrappolando i depositi, poi espulsi in modo naturale.

  • Vantaggi: delicata ma efficace su depositi comunque modesti

  • Svantaggi: richiede iniezione precisa e talvolta restituisce residui al sistema

  • Prezzo: 100–200 €.


3. Quanto costa davvero? Confronto metodi

Metodo Durata stimata Fascia di prezzo (Italia)
Chimica 2–3 ore 50 – 180 €
Meccanica giorni 300 – 2.000 €
Alta pressione/vapore 1–2 ore 100 – 500 €
Idrogeno (HHO) 1–3 ore 100 – 300 € (base) fino a 149–300 € pacchetti completi
Schiuma attiva 1–2 ore 100 – 200 €
  • Chimica è il più economico, ma meno efficace.

  • Meccanica garantisce pulizia profonda, ma è la più costosa.

  • Idrogeno, acqua e schiuma rappresentano un buon equilibrio tra efficacia e rispetto di costi e tempi.

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