Con queste diciture in bolletta si paga più del dovuto

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con queste diciture in bolletta si paga più del dovutoLe diciture che ti potrebbero fregare (e come individuarle)

Se stai leggendo la bolletta e trovi frasi tipo:

  • “tutti i valori possono essere oggetto di conguaglio”;

  • inesatte letture telelettura”;

  • dinamiche simili reinforce a una generica possibilità di modifiche.

stai proprio guardando quelle clausole scritte in piccolo che possono far aumentare la spesa, spesso sottraendo trasparenza ai consumi reali.

Clausole scritte in piccolo

Altro classico: “ricalcoli” — se presente, può indicare che il fornitore ha ritoccato retroattivamente la bolletta (per esempio perché si è accorto che in passato hai consumato di più o meno, e ora ti sta ricaricando la differenza) .

Può anche capitare di trovare spese con descrizioni come “proroga concessioni distributori”: poco noto, ma è la parte legata alla scelta politica del rinnovo delle concessioni di rete (quella gestita da distributori e non fornitori), che alla fine viene scaricata sui consumatori.

Se scritte con questa formula evadi la visibilità immediata e finisci per pagarle senza saperlo.


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Perché queste voci ti fanno pagare di più

Le bollette moderne, soprattutto dopo le riforme recenti dell’ARERA (dal 1° luglio 2025 arriva addirittura lo “scontrino dell’energia” per semplificare tutto), devono contenere le voci base: materia energia, trasporto, oneri di sistema, imposte, IVA, Canone Rai.

Diciture in bolletta

Ma le voci come **“ricalcoli”, “ulteriori informazioni” e “proroga concessioni” possono aggiungere anche il 20% in più del totale, senza che tu te ne accorga subito.

  • Conguaglio: serve a correggere stimati basati su letture errate o consumi stimati troppo approssimativi.

  • Oneri nascosti: categoria ampia che include voci extra scritte piccolissime nel riquadro “ulteriori informazioni”.

  • Costi di proroga concessioni: imputabili ai distributori di rete, che li trasferiscono sui consumatori attraverso l’operatore di vendita.

Il risultato? Una fattura che appare nella media, ma che, tolte le cifre visibili, ha addebiti aggiuntivi non preventivati, talvolta superiori anche al costo dell’energia consumata.


Cosa fare se le voci sembrano sospette

  1. Leggi attentamente la sezione “Ulteriori informazioni”: frasi come “tutti i valori possono essere oggetto di conguaglio” sono campanelli d’allarme.

  2. Controlla se hai consumi stimati anziché misurati. Una differenza ampia può provocare conguagli inaspettati.

  3. Verifica la presenza di “ricalcoli” o “deposito cauzionale”: qualora non facciano parte del contratto, contesta! È un tuo diritto.

  4. Attenzione alle nuove voci tipo “proroga concessioni”, apparse di recente: se non erano nel tuo contratto originario, hai margine per contestare.

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