13 Maggio 2024 02:02

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Cosa sono le case green?

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Cosa sono le case greenCase Green definizione

Le abitazioni sostenibili, note come “case green”, sono cruciali per la sostenibilità ambientale, specialmente in campo edilizio. Questo concetto è stato riconosciuto dalla recente ratifica, da parte del Parlamento Europeo, della direttiva sull’Efficienza energetica degli edifici (EPBD), comunemente indicata come la direttiva sulle “case green”. Questa normativa mira a eliminare le emissioni di gas serra dagli edifici in Europa entro il 2050.

Definizione di case green
Le case green si distinguono per i loro elevati standard di efficienza energetica e per la riduzione quasi totale delle emissioni nocive. Le proprietà sono valutate e classificate in base alla loro efficienza energetica, con categorie che variano dalla classe A4, la più alta, fino alla G, la più bassa. Le abitazioni che appartengono alle classi A e B sono generalmente considerate case green.

Secondo i principi attuali di bioedilizia e bioarchitettura, per qualificarsi come tali, le case green devono incorporare specifiche caratteristiche chiave. Queste includono l’uso di materiali da costruzione ecocompatibili, non nocivi e idealmente riciclabili, come legno, sughero, gesso, fibra di canapa, bambù, lana di roccia, legno-cemento, fibra di cellulosa, argilla espansa e calce espansa. Inoltre, è fondamentale l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, come il solare per gli impianti fotovoltaici, unitamente all’installazione di infissi ad alta efficienza energetica e a una buona isolazione termica.

Le case green dovrebbero inoltre offrire un alto livello di comfort abitativo per migliorare la qualità della vita dei residenti. È essenziale una gestione delle risorse efficiente e razionale, volto a ridurre gli sprechi e a migliorare l’adattabilità degli spazi alle necessità degli occupanti.

COME SCOPRIRE LA CLASSE ENERGETICA DELLA PROPRIA CASA

Case green deroghe Stati

La revisione proposta della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici punta a una marcata riduzione delle emissioni di gas serra e del consumo di energia entro il 2030, mirando alla neutralità climatica per il 2050. Tra le priorità di questa revisione figura la ristrutturazione di un maggior numero di edifici energeticamente inefficienti e il miglioramento nella condivisione dei dati sul rendimento energetico.

Un aspetto centrale della proposta è la fissazione di traguardi specifici per la diminuzione delle emissioni. Si prevede che, a partire dal 2028, tutti i nuovi edifici siano a zero emissioni, anticipando questa scadenza al 2026 per gli edifici di proprietà, gestiti o occupati dalle autorità pubbliche. È prevista anche l’integrazione obbligatoria di tecnologie solari in tutti i nuovi edifici entro il 2028, e per le ristrutturazioni significative di edifici residenziali entro il 2032.

La proposta stabilisce anche obiettivi per il miglioramento delle prestazioni energetiche: per esempio, entro il 2030 gli edifici residenziali dovrebbero almeno raggiungere la classe energetica E, e la classe D entro il 2033. Gli edifici non residenziali e pubblici dovrebbero conseguire questi standard entro il 2027 e il 2030, rispettivamente.

Per adeguarsi alle diverse condizioni dei paesi membri dell’UE, si prevede che la classe G, la più bassa in termini di efficienza energetica, rappresenti non oltre il 15% degli edifici con le peggiori prestazioni in ogni stato membro.

Ciascun paese dell’UE dovrà elaborare piani nazionali di ristrutturazione per conseguire questi obiettivi. La proposta include misure di sostegno per combattere la povertà energetica, facilitando l’accesso a finanziamenti e sovvenzioni, nonché istituendo punti informativi e programmi di ristrutturazione a costo zero. Sono previsti incentivi significativi per le “ristrutturazioni profonde”, in particolare per gli edifici meno efficienti, e sovvenzioni specifiche per le famiglie vulnerabili.

Tuttavia, la proposta ammette alcune eccezioni, come per i monumenti e gli edifici di significativo valore storico o architettonico.

I negoziati sono attualmente in corso tra il Parlamento Europeo e i governi dell’UE per definire i dettagli finali della normativa.

 

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