Microonde e sicurezza
Il microonde è ormai un alleato quotidiano in cucina: veloce, pratico e perfetto per chi ha poco tempo. Tuttavia, non tutti i cibi sono adatti a questo tipo di cottura o riscaldamento. Alcuni possono diventare pericolosi per la salute, altri possono danneggiare il forno stesso o causare incidenti domestici.
Il problema principale del microonde è che il calore non si distribuisce in modo uniforme, creando zone troppo calde (i cosiddetti hot spots) o zone ancora fredde. Questo può generare reazioni fisiche o chimiche imprevedibili, modificare la struttura degli alimenti o addirittura favorire lo sviluppo di batteri tossici. Vediamo allora quali sono i cibi che NON dovresti mai mettere nel microonde, spiegando perché e quali alternative puoi considerare.
Tra i casi più gravi, ci sono le uova con il guscio che possono esplodere, causando ustioni o sporcizia ovunque. Anche un alimento apparentemente innocuo come l’uva può diventare pericoloso: produce scintille o addirittura plasma, a causa delle sue proprietà elettriche in microonde. Il peperoncino, invece, se riscaldato, rilascia vapori di capsaicina, una sostanza urticante che può causare bruciore agli occhi e difficoltà respiratorie.
Non è tutto. Alcuni cibi, come le carote crude o le verdure ricche di nitrati (spinaci, bietole), possono innescare scintille interne o reazioni chimiche tossiche. Il rischio è reale, soprattutto se il cibo viene riscaldato più volte, alterando la sua struttura molecolare.
Inoltre, cibi come le patate cotte lasciate a temperatura ambiente possono sviluppare botulino, una tossina pericolosissima che non sempre il microonde riesce a eliminare del tutto. Infine, attenzione anche ai contenitori: riscaldare il cibo in plastica non idonea può causare rilascio di sostanze chimiche come le diossine o il BPA.