Per lo svolgimento delle XXV Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026 nelle località, tra le altre di Bormio e Livigno, è stata prevista la realizzazione di numerose opere pubbliche.
Le stesse, oltre a prevedere la costruzione di nuovi impianti sportivi come lo Ski stadium di Bormio, si inseriscono nell’ambito di interventi di potenziamento delle infrastrutture esistenti.
In particolare, è prevista la realizzazione di una nuova variante alla SS. 38 “dello Stelvio”, la soppressione di numerosi Passaggi a Livello ferroviari e la realizzazione di sottopassi stradali, il potenziamento della rete elettrica di alta e media tensione, oltreché la realizzazione di parcheggi multipiano.
In relazione ai predetti interventi, la legislazione in materia, volta a prevenire i possibili tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata nella realizzazione delle opere olimpiche, attribuisce alle Prefetture importanti compiti in materia di prevenzione amministrativa antimafia.
Per assolvere a tali funzioni, presso ciascuna Prefettura opera il Gruppo Interforze Antimafia (GIA), che si compone dei rappresentanti della DIA, delle Forze di Polizia, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche.
L’attività ispettiva pertiene essenzialmente sulla verifica dell’effettiva legittimazione delle imprese operanti, sull’individuazione di eventuali irregolarità societarie o di eventuali segnali di condizionamento illecito, tracciamento dei flussi finanziari, indebite modalità di assunzione e di utilizzo della manodopera, per scongiurare possibili tentativi di condizionamento criminale dell’attività.
A partire dall’anno 2022 e sino ad oggi, sono stati disposti da questa Prefettura ed effettuati dal Gruppo Interforze Antimafia nel complesso n. 22 accessi ispettivi su tutti i cantieri delle opere olimpiche attivati in questa provincia.
Nel complesso sono state ispezionate un totale di n. 83 società tra ditte appaltatrici principali e subappaltatrici, n. 484 persone tra le maestranze presenti nei cantieri e n. 93 mezzi d’opera impiegati.
L’attività di prevenzione antimafia continua parallelamente allo svolgimento delle lavorazioni tutt’ora in corso e l’attenzione, in coordinamento con la Struttura di Prevenzione Antimafia del Ministero dell’Interno, resta altissima per scongiurare il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata.
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