Nell’ambito delle attività di carattere preventivo nel contrasto alla violenza di genere e alle condotte violente nei confronti di vittime fragili, Il Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, su proposta del Questore di Sondrio, ha emesso due provvedimenti di Sorveglianza Speciale nei confronti di soggetti resisi responsabili di condotte violente e vessatorie nei confronti di giovani donne con cui avevano avuto una relazione.
In particolare l’uomo, resosi responsabile di ripetuti maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna, anche durante la gravidanza della stessa, era stato colpito dal provvedimento di Sorveglianza Speciale che prevedeva, tra varie prescrizioni, di non avvicinarsi all’ex convivente a meno di 1 kilometro di distanza e non allontanarsi dall’abitazione tra le 22 e le 7 del mattino.
L’uomo, non solo è risultato, in varie occasioni, assente ai controlli della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, ma si è anche, in un caso, avvicinato all’ex convivente, trafugandole una borsetta con all’interno le chiavi di casa ed il cellulare.
L’intervento immediato di una pattuglia della Polizia di Stato ha permesso alla donna di rientrare in possesso degli oggetti mentre per l’uomo, oltre al deferimento all’Autorità Giudiziaria, è stata avanzata proposta dal Questore al fine dell’aggravamento della misura della Sorveglianza Speciale. Proposta accolta dal Tribunale Misure Prevenzione che ha prolungato la misura della per 1 anno e sei mesi oltre a disporre l’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, che prevede, in caso di violazione, l’immediato arresto del soggetto da parte delle Forze dell’Ordine.
Anche in questo caso la misura di Sorveglianza Speciale valida per 1 anno e sei mesi, prevede, oltre a varie prescrizioni limitative della libertà personale, di non allontanarsi dall’abitazione tra le ore 22 e le ore 7 e di non avvicinarsi a meno di 1 km dalla ex moglie e dalla figlia e di non effettuare comunicazioni telefoniche o telematiche con le parti offese.
La coraggiosa denuncia delle donne, che stavano vivendo un vero e proprio stato di terrore, interrotto grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine, ha permesso al Questore di Sondrio, attraverso la verifica dei presupposti, con la costante attività di monitoraggio e analisi del personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Sondrio, di avanzare le proposte di misura di prevenzione al fine di arginare, prevenire e contrastare i reati contro le donne e le vittime vulnerabili.
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