In relazione alle ragioni primarie che hanno motivato o motiveranno gli intervistati a cambiare l’impianto di riscaldamento già in uso, si riscontra che per il 29% dei partecipanti l’attrezzatura precedentemente usata aveva un consumo eccessivo e con il nuovo intendono diminuirlo. Il 26% ritiene che il nuovo tipo di impianto sia più all’avanguardia, mentre quasi il 24% ha optato per il nuovo impianto per passare a un sistema con un impatto ambientale più basso. Molto rilevanti sono anche le motivazioni di natura estetica e legate al comfort del nuovo impianto, menzionate dal 20% dei partecipanti, così come la presenza di incentivi statali e/o regionali dedicati alla sostituzione dei sistemi di riscaldamento: fattori determinanti per oltre il 19% dei partecipanti.
Le ragioni che orientano la scelta di un dispositivo a legna o pellet riguardano, per il 47% dei partecipanti, il risparmio in termini di bolletta e il costo inferiore del combustibile, e per il 31% l’attrattiva e l’intensità del calore naturale offerto dal legno. Anche i costi di manutenzione contenuti (18%), l’idea di un impatto ambientale ridotto (17%) e la disponibilità del combustibile, la capacità di riscaldare anche in caso di blackout e l’aspetto estetico (15%) costituiscono motivi di orientamento verso un dispositivo a legna o pellet. Per quanto riguarda le motivazioni che hanno portato a scegliere alternative alle biomasse: il 24% ha ritenuto che un’abitazione su due livelli potrebbe essere difficile da riscaldare con una stufa, oppure, per il 23%, c’è l’inconveniente di dover trasportare il combustibile a casa e pulire la stufa; per un altro 23% l’eccessiva estensione dell’abitazione.