29 Aprile 2024 08:03

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Quanto dura il cappotto termico?

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Quanto dura il cappotto termicoQuanto dura il cappotto termico?

Il cappotto termico rappresenta l’ultima frontiera di protezione della facciata di un edificio, pertanto è essenziale una pianificazione meticolosa per assicurare la corretta manutenzione preventiva, mantenendo così la sua funzionalità e aumentando la sua durata nel tempo.

Infatti, l’isolamento termico ha una vita utile media di almeno 40 anni e con le adeguate misure preventive può durare quanto l’intera struttura, contrastando la degradazione dei materiali.

Per assicurare la massima durata dell’isolamento termico, è fondamentale eseguire una manutenzione regolare e sistematica, includendo una serie di controlli e azioni mirate a preservare gli standard di funzionalità, efficienza, affidabilità e qualità per cui l’edificio è stato progettato.

Drenare l’acqua dalla facciata: la proliferazione di microrganismi può avere molteplici cause, ma la presenza di umidità dovuta all’acqua ristagnante è la condizione principale per la formazione di alghe e muffe.

Pertanto, è vitale garantire un ambiente per la facciata che permetta un efficace drenaggio dell’acqua. Inoltre, è fondamentale programmare pulizie e ritocchi di vernice periodici, utilizzando vernici autopulenti.

Proteggere davanzali, coperture e sporgenze: elementi come sporgenze di tetti, strutture orizzontali come davanzali di finestre, muri e cime di parapetti, o un canale di drenaggio inadeguato, possono favorire l’accumulo di sporco.

Pertanto, è importante prima di tutto proteggerli con opportune barriere all’acqua, come grondaie, coperture e pietre, e in seguito programmare controlli periodici per valutare la necessità di rimuovere eventuali parti deteriorate e ripristinare le superfici.

Come regola generale, per le superfici orizzontali non protette, è consigliabile una manutenzione annuale, ma per superfici bianche o chiare senza una specifica protezione o molto esposte a polveri, si raccomanda un controllo almeno ogni 6 mesi.

CAPPOTTO TERMICO ESTERNO CONTRO LA MUFFA

Quanto dura il cappotto termico?

Posizionamento adeguato dei carichi sulla facciata: per permettere l’aggancio di carichi sulla facciata dopo l’installazione del sistema di isolamento termico, è essenziale prevedere, in fase di progettazione, dei punti sulla facciata dove installare i carichi senza mettere a repentaglio il sistema di isolamento termico a cappotto.

È fondamentale non perforare o forare il cappotto, a meno che non sia stato previsto un elemento specifico per l’aggancio dei carichi, altrimenti si potrebbe compromettere l’impermeabilità del sistema, con il potenziale rischio futuro di infiltrazioni d’acqua e deterioramento del materiale a causa di fissaggi inadeguati o sotto-dimensionati.

Protezione della base dell’edificio: è fondamentale adottare tutte le misure preventive necessarie per proteggere sia la struttura che il sistema di isolamento termico a cappotto, indipendentemente dal fatto che si trovi a livello del terreno o in corrispondenza di un percorso esterno.

Aumentare la resistenza agli impatti può essere realizzato concentrando l’attenzione sulle aree più vulnerabili, come quelle prossime alle fondamenta dell’edificio. Per quanto riguarda la salvaguardia della zona sottostante la base da spruzzi d’acqua e altri materiali, si può optare per l’implementazione di dettagli specifici, come ad esempio una striscia drenante di ghiaia.

È importante ricordare sempre che queste aree potrebbero richiedere restauri più frequenti; inoltre, potrebbe essere necessario un sistema di intonaco aggiuntivo o un rivestimento più resistente progettato appositamente.

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