Il pellet conviene ancora: confronto tra combustibili

Con i prezzi dei combustibili sempre più alti i consumatori si stanno chiedendo quale sia il metodo più conveniente per riscaldare la casa rispetto alle fonti fossili.

PELLET – Ancora il più conveniente tra i combustibili, nonostante l’incremento del suo prezzo è palese, con un prezzo medio di vendita al consumatore che si attesta intorno ai 10/12 € a sacchetto (da 15 kg).

METANO – Combustibile che ha registrato gli aumenti più importanti in termini di costo della materia prima (gas naturale), con il prezzo della “materia gas” cresciuto anche 20 volte rispetto al prezzo di due anni fa.

ENERGIA ELETTRICA – Il suo prezzo è 10 volte più costoso rispetto a due anni fa, senza considerare imposte, trasporto e gestione del contatore, commercializzazione al dettaglio e spese per oneri di sistema.

PREZZO PELLET – Non esistono rilevazioni ufficiali, ma AIEL rileva il prezzo medio di vendita del pellet certificato in classe ENplus® A1 dichiarato dai produttori e distributori certificati in Italia. Secondo il quale il prezzo medio del pellet (classe ENplus® A1, Iva esclusa) al consumatore è passato da 4,35 € al sacchetto nel 2020 fino alle cifre odierne, con prezzi più che raddoppiati nel biennio di riferimento, nonostante la recente diminuzione dell’IVA dal 22% al 10%.

CONFRONTO TRA COMBUSTIBILI – Per effettuare un confronto corretto tra le varie fonti energetiche, si deve fare un calcolo considerando anche i costi finali dell’energia, ossia quelli riferiti ai MWh resi all’impianto. Serve aggiungere tasse e oneri ai prezzi della materia energia, in base alle rilevazioni di ARERA per gas naturale ed energia elettrica, e l’IVA per il Pellet.

RISPARMIO – In base ai calcoli effettuati, il pellet rimane ancora il combustibile più conveniente tra quelli analizzati con un risparmio di oltre 30% rispetto al gas naturale.

Fonte: Associazione Italiana Energie Agroforestali

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