Gli accertamenti condotti dai finanzieri del Nucleo Mobile del Gruppo di Sondrio hanno portato alla scoperta di una massiva messa in vendita di piatti, bicchieri, posate e recipienti vari in plastica per uso alimentare che non recavano le diciture obbligatorie previste dal Codice del Consumo circa l’origine, la provenienza e la riconducibilità al soggetto produttore.
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Tale mancanza di informazioni è infatti ritenuta indispensabile dalle disposizioni legislative di settore al fine di tutelare il consumatore e metterlo al riparo da possibili danni alla salute.
L’attività è frutto di un’attenta e costante osservazione del territorio valtellinese eseguita in attuazione del dispositivo permanente di contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale.
Ai titolari della citata impresa sono state contestate sanzioni amministrative fino ad un massimo di 25.823 €, che sono irrogate dalla competente Camere di Commercio, mentre i prodotti sottratti alla disponibilità degli esercenti sono stati cautelati per la loro definitiva confisca.
L’intera attività si colloca nel più ampio contesto dell’azione svolta dal Corpo a tutela del mercato dei beni e dei servizi, orientate al contrasto dei diversi fenomeni illeciti che minacciano la proprietà industriale, il “Made in Italy”, il diritto d’autore e la sicurezza dei consumatori.