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Dubbi sul taglio delle piante dei privati che invadono spazi pubblici

Si è tenuta ieri una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Si è discusso delle ordinanze di alcuni Comuni relative all’obbligo imposto a tutti i proprietari dei terreni adiacenti alla strada statale che li attraversano, di provvedere al taglio di arbusti e rami ad una distanza di metri 6 dal limite stradale. Al riguardo il Comandante del Gruppo Forestale dei Carabinieri ha rappresentato le criticità delle ordinanze laddove prevedano non un taglio dei soli rami e arbusti che possono interferire e mettere a rischio la circolazione, ma un taglio indiscriminato per la profondità di 6 metri che si pone in contrasto sia con le norme del Codice della strada, sia con i vincoli ambientali e idrogeologici attualmente esistenti, mettendo in guardia dal fatto che il completo disboscamento potrebbe portare a maggiori danni rispetto a quelli per i quali viene imposto il taglio. Il Prefetto invita i Sindaci, anche a loro tutela, a procedere ad approfondimenti con i propri uffici tecnici utilizzando anche la consulenza del Gruppo forestale dei Carabinieri ai fini del raggiungimento dell’obiettivo in osservanza delle norme esistenti.

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