13 Maggio 2024 13:16

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Stufe e camini: divieti e norme da rispettare regionali e nazionali

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Divieti stufe camini – Visto che le stufe e i camini a legna e pellet hanno un forte impatto ambientale, le regolamentazioni relative alla loro impiego differiscono a livello nazionale e regionale. Queste norme sono legate direttamente a diverse misure prese in risposta alla crisi energetica, economica e ambientale.

Le norme a livello nazionale per l’uso di stufe, camini, caldaie a legna o pellet – È necessario posizionare lo scarico degli impianti termici di nuova installazione sul tetto attraverso particolari canne fumarie. Per quanto riguarda l’utilizzo di generatori di calore a biomassa legnosa quali stufe e camini, questi devono essere classificati con almeno 3 stelle, mentre per le installazioni recenti, la classifica deve essere di almeno 4 stelle.

Parallelamente alle norme nazionali, ci sono proibizioni specifiche a livello regionale, che coinvolgono principalmente le regioni del Nord Italia.

Stufe e camini: divieti e normative a livello regionale – Diverse regioni italiane, principalmente quelle del Nord dove i livelli di smog e inquinamento sono alti, hanno vietato da parecchio tempo l’uso di stufe e caminetti a biomassa che producono significativi livelli di inquinamento atmosferico. I sistemi di riscaldamento proibiti includono camini, stufe, termostufe a legna e a accumulo alimentati a biomassa, in particolar modo quelli obsoleti che non posseggono un’efficienza capace di limitare i livelli di anidride carbonica emessi, con potenza del focolare inferiore ai 10 kW.

D’altra parte, le severe sanzioni regionali non si applicano all’uso di impianti di nuova generazione, ovvero quei generatori di calore che ostentano una classe ambientale di prestazione superiore a 4 stelle, permessi appunto per il loro limitato impatto atmosferico.

Le penalità previste iniziano da 500 euro e possono raggiungere fino a 5.000 euro. Le normative specifiche variano da regione a regione.

LOMBARDIA – Le normative in Lombardia vietano l’utilizzo di generatori di calore domestici obsoleti categorizzati con 0, 1 o 2 stelle e le stufe e camini con emissioni che superano i limiti consentiti non sono permessi. Tuttavia, è consentita l’installazione e l’utilizzo di generatori di calore alimentati a biomassa legnosa solo se hanno una classificazione di 4 o 5 stelle. Le stufe a pellet con capacità termica nominale inferiore a 35 kW possono essere utilizzate solo se associate all’uso di biomassa che rispetta i requisiti di Classe A1, come definito dalla norma UNI EN ISO 17225-2.

La proibizione riguardante stufe e camini non si applica a tutti i sistemi, ma solo a quelli che risultano più nocivi per l’ecosistema rispetto alla loro efficacia. Queste penalità fungono da stimolo per rinnovare i propri generatori di calore con modelli più efficienti che, oltre a diminuire le emissioni di CO2, presentano anche un consumo minore. In alternativa al gas, è possibile utilizzare sistemi di riscaldamento a legna o pellet con un’efficienza di 35kW o superiore e con una classificazione di efficienza di 4 stelle o più.

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