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Quanto consumano le stufe a petrolio

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consumo stufa a petrolioConsumo stufa a petrolio – Le stufe a petrolio rappresentano una specifica modalità di riscaldamento domestico che offre una serie di caratteristiche uniche che nessun’altra alternativa può offrire. Esaminiamo dunque i vantaggi e gli svantaggi di questa soluzione che si sta diffondendo sempre più nelle abitazioni italiane.

Funzionamento e modelli – Esistono due diversi tipi di stufe a petrolio disponibili sul mercato. Il primo è la stufa a stoppino, alimentata direttamente tramite il cherosene o il petrolio, che possono essere acquistati allo stato liquido in contenitori appositi disponibili in tutti i supermercati e negozi specializzati. Un contenitore collegato alla stufa consente al combustibile di raggiungere lo stoppino, dove viene bruciato, riscaldando l’ambiente circostante.

La seconda variante è la stufa a petrolio elettrica, che non utilizza lo stoppino per la combustione, ma un microprocessore. Queste stufe, dotate di ventola, sono l’opzione ideale per riscaldare ambienti più grandi, dove il calore può avere difficoltà a raggiungere tutti gli angoli. Dotata di un display touchscreen per la regolazione, non necessita di canna fumaria, proprio come la stufa a stoppino.

Costo – Considerando una media dei prezzi disponibili sul mercato, il costo di una stufa a petrolio può variare tra i 120 e i 200 euro. Le stufe elettriche tendono ad essere le più economiche, mentre per quelle con lo stoppino il costo potrebbe essere leggermente più alto.

Consumo stufa a petrolio – Nonostante un’efficienza notevole, una maggiore sicurezza rispetto ai modelli più vecchi e la comodità di non necessitare di canna fumaria, il consumo medio di una stufa a petrolio varia tra 0,4 e 0,6 litri di combustibile all’ora. I contenitori di petrolio e cherosene sono disponibili in taniche da 18 o 20 litri ad un prezzo che varia tra i 40 e i 50 euro.

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