Come non diventare bersaglio dei fulmini in montagna

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come non diventare bersaglio dei fulmini in montagna1. Prevenire è meglio che curare

In alta montagna, soprattutto d’estate, i temporali si sviluppano frequentemente nel pomeriggio, in particolare dopo mezzogiorno. Quindi parti presto e cerca di raggiungere il basso della montagna o la linea degli alberi (treeline) prima che arrivino i temporali. Se senti tuoni o vedi lampi, sei già in pericolo, anche se il cielo sopra di te sembra sereno.
È utile anche calcolare la distanza del fulmine con il metodo “flash-to-boom”: se il tuono arriva entro circa 25 secondi dal lampo (circa 8 km), è il momento di mettere in pratica le contromisure.
È fondamentale avere un piano alternativo, valutando percorsi di discesa o aree riparate dove attendere in sicurezza.

2. Scegliere il riparo giusto

Un edificio chiuso, preferibilmente con impianti elettrici o un veicolo robusto con tetto in metallo, offre la massima protezione. Evita strutture aperte o parzialmente aperte (bivacchi, tettoie, capanni, tende)—possono attirare il fulmine senza proteggerti.
In assenza di un rifugio solido, cerca un avvallamento, una valle o una depressione nel terreno. Se ti trovi sopra la linea degli alberi, scendi il più rapidamente possibile.

3. Evita i punti pericolosi

  • Sporgenti, cime, creste aperte o alberi isolati sono i luoghi più a rischio perché attirano i fulmini.

  • Stai lontano da specchi d’acqua, rocce sporgenti, pareti rocciose e fessure: la corrente può viaggiare lungo queste superfici.

  • Anche gli oggetti metallici (bastoncini da trekking, zaini con struttura metallica, picchetti, cellulari collegati alla carica) possono condurre la corrente. Lascia questi oggetti a qualche decina di metri di distanza.

4. La “posizione della lampo” (lightning position)

Se non riesci a trovare riparo solido o devi aspettare il temporale, esegui correttamente la posizione di sicurezza:

  1. Accovacciati con i piedi uniti, il minimo contatto con il suolo.

  2. Peso sulle punte o sulla pianta dei piedi, non sdraiarti né piegarti completamente.

  3. Abbassa la testa, copri le orecchie e tieni le mani lontano dal suolo. Se possibile, accovacciati sopra lo zaino per isolarti meglio dal terreno umido.

  4. Rimani così finché non sono passati almeno 30 minuti dall’ultimo tuono.

5. Comportati con consapevolezza (anche in gruppo)

  • In un gruppo, mantenete una distanza di sicurezza, circa 30 metri l’uno dall’altro, così un fulmine colpendo uno non ne coinvolge tutti.

  • Se percepisci capelli dritti o formicolio sulla pelle, significa che il fulmine è molto vicino—cerca immediatamente un riparo sicuro.

6. Cosa fare se sei in tenda durante un temporale

Molti escursionisti pensano che una tenda sia un rifugio sicuro, ma in realtà non offre alcuna protezione contro i fulmini. Il tessuto è isolante, ma i picchetti metallici e le aste in alluminio possono attirare la scarica elettrica. Se il temporale è imminente:

  • Allontanati dalla tenda di almeno 50 metri.

  • Scegli un punto basso, lontano da rocce sporgenti e da alberi isolati.

  • Se proprio devi restare vicino, posizionati in posizione della lampo e attendi che passi il pericolo.
    Una strategia intelligente è piazzare la tenda già al mattino in una zona sicura, non in radure esposte o creste. In caso di temporali frequenti, prediligi rifugi o bivacchi chiusi.


7. Kit di emergenza: cosa avere sempre con te

In montagna, i temporali possono arrivare all’improvviso, quindi serve un kit pensato per queste situazioni:

  • Poncho impermeabile o giacca leggera per isolarti dall’umidità.

  • Coperta termica per mantenere la temperatura corporea se devi fermarti.

  • Power bank carico (ma non collegato durante il temporale).

  • Fischietto per segnalare la tua posizione in caso di difficoltà.

  • Torcia frontale se il temporale ti sorprende nel tardo pomeriggio.
    Un piccolo kit aumenta enormemente le tue chance di superare la tempesta senza rischi.


8. Comportamenti diversi a seconda dell’ambiente

La montagna non è tutta uguale: il modo in cui ti difendi dai fulmini cambia a seconda del luogo.

  • In alta quota (oltre i 2.500 m): sei completamente esposto. Scendi più velocemente possibile verso una valle o un avvallamento.

  • In bosco: non ripararti sotto un albero isolato o molto alto. Meglio sostare in mezzo a un gruppo di alberi di altezza simile.

  • Vicino a pareti rocciose: mantieni almeno 2 metri di distanza perché il fulmine può scorrere sulla superficie.

  • Su creste e sentieri panoramici: lascia immediatamente la zona ed evita di camminare lungo la linea più alta del terreno.

Queste differenze sono cruciali, perché un comportamento corretto in un ambiente può essere pericoloso in un altro.


9. Il dopo-temporale: quando è davvero sicuro?

Molti escursionisti commettono l’errore di riprendere subito il cammino appena il cielo sembra più chiaro. La regola universale è: attendere almeno 30 minuti dall’ultimo tuono prima di riprendere la marcia. Questo perché i temporali possono avere scariche residue e colpire a chilometri di distanza.

Inoltre, dopo un temporale il terreno può diventare scivoloso e più pericoloso per la progressione. Procedi con cautela e valuta se proseguire l’escursione o tornare a valle. Ricorda: la sicurezza viene prima della vetta.


Fulmini in montagna

Affrontare la montagna significa anche rispettarne i pericoli naturali, e i fulmini sono tra i più sottovalutati. Applicando queste regole—prevenzione, riparo corretto, posizione della lampo, attesa dei tempi giusti—puoi ridurre drasticamente il rischio di folgorazione.

La prossima volta che pianifichi un’escursione, oltre a guardare il meteo, preparati mentalmente a reagire in caso di temporale. Solo così potrai goderti la montagna in sicurezza, senza trasformarti in un bersaglio dei fulmini.

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