26 Aprile 2024 00:03

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Uccise il fratello e lo confessò, ridotta la pena in appello

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Scende in appello a 2 anni e 8 mesi, dai 6 anni e quattro mesi previsti nel processo di 1° grado, la condanna per A.F., la 71enne che nel 2019 aveva posto fine alla vita del fratello più anziano soffocandolo e immediatamente costituendosi ai Carabinieri.
La Corte di Assise di Appello di Milano ha accettato il concordato raggiunto dalla difesa della donna e dalla Procura che prevedeva la derubricazione del reato da omicidio volontario a omicidio del consenziente. La condanna ridotta potrebbe consentire all’imputata, attraverso l’applicazione di eventuali pene alternative, di evitare la detenzione in carcere.
La notizia del 9 maggio 2021
Sentenza di primo grado, quella emessa nei giorni scorsi al tribunale di Sondrio, che non ha lasciato indifferenti. La 70enne A. F. che nel gennaio 2019 aveva posto fine alla vita del fratello più anziano (di dieci anni) soffocandolo e immediatamente costituendosi ai Carabinieri di Sondrio, è stata condannata a 6 anni e 4 mesi per omicidio.
La donna aveva raccontato agli inquirenti che il fratello aveva tentato il suicidio ingerendo dei farmaci e che le sue sofferenze erano tali da chiedere alla sorella di aiutarlo a porvi fine. L’uomo era vedovo e da un anno la sorella viveva con lui a Sondrio, per accudirlo.
Ma la sentenza non ha riconosciuto nei farmaci la causa prevalente della morte e l’accusa da omicidio di consenziente è passata a omicidio volontario.
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