19 Marzo 2024 05:14

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Sport e turismo in Valtellina secondo il presidente del CONI provinciale

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Ettore Castoldi

Quando si parla di turismo, oltre all’ambiente, non si finisce mai di citare lo sport. Quindi chi meglio del presidente del Coni provinciale per approfondire la tematica?
Con questo obiettivo abbiamo incontrato Ettore Castoldi, presidente Coni Sondrio dal 2005, con alle spalle decenni di insegnamento come professore di educazione fisica e una lunga carriera di allenatore di basket in provincia di Sondrio.
Quali sono stati i momenti salienti della sua attività al Coni?
Abbiamo rivoltato il Comitato come un guanto, operando su giovani, scuola, anziani e disabili. Ci siamo concentrati su questi obiettivi svolgendo un sacco di attività.
Ad esempio grazie all’impegno nel settore scolastico per alcuni anni in primavera tutti gli sport di squadra delle scuole medie e superiori lombarde hanno disputato in Valtellina le finali regionali dei campionati studenteschi, portando in loco notevoli presenze alberghiere.
Ovviamente crede nel connubio sport e turismo?
Da sempre credo che debbano andare a braccetto, soprattutto in Valtellina, dove abbiamo tutto: impianti di qualità, ricezione alberghiera flessibile e compatibile con le esigenze degli organizzatori di eventi. Soprattutto abbiamo un territorio unico per quanto riguarda sport invernali ed estivi come Mtb, ciclismo, basket e pallavolo. Posso dire con certezza che in ambito sportivo nessuno ci può insegnare come organizzare eventi, basti citare il Valtellina Basket Circuit.
È un sogno, ma secondo me non irrealizzabile in Valtellina, quello di avere per 365 giorni all’anno eventi sportivi legati al territorio e al turismo.
Il potenziale di questo connubio è sufficiente sfruttato in provincia di Sondrio?
Purtroppo non ancora, in particolare dal turismo sportivo scolastico. Come dicevo abbiamo palestre, impianti e campi di qualità, nei quali il territorio ha sempre investito mantenendoli perfettamente funzionanti, ma la qualità dell’offerta in questo ambito può crescere.
A mio avviso siamo messi meglio delle regioni confinanti come dotazione di strutture sportive e soprattutto, sia in Valtellina che in Valchiavenna, gli atleti riescono a raggiungere i campi da gioco in pochi minuti, vista la vicinanza delle strutture ricettive ai luoghi di competizione.
Temo che non venga da tropo tempo veicolato adeguatamente il brand Valtellina, nonostante gli investimenti importanti in tal senso.
La Valtellina si riempie soprattutto nei week end di migliaia di appassionati che risalgono le valli laterali, che trovano nella natura le emozioni che sognano durante la settimana, non trovano però i servizi necessari per sfruttarne la potenzialità economica
Ha qualche idea che potrebbe migliorare la nostra offerta turistica?
La creazione della figura istituzionalizzata del maestro di Mtb equiparato al maestro di sci. Realizzarlo aiuterebbe su diversi fronti, prima di tutto nella manutenzione del territorio, nel quale opererebbero i maestro con i loro clienti. Inoltre sarebbe un’interessante variazione della proposta, con turismo ecosostenibile, destagionalizzato, non mordi e fuggi, in grado di portare pernottamenti.
Anche secondo lei non dobbiamo mai dimenticarci di essere la montagna di Milano e della Lombardia?
Senza dubbio, il nostro bacino è quello, zona ricca per eccellenza con notevole potere di spesa. Il turismo straniero è importante, ma la nostra base non può prescindere dai territori che ci circondano.
Che sport attende i turisti questa estate in provincia di Sondrio?
Le granfondo di ciclismo, sia organizzate che libere, con chiusure delle strade programmate, per eventi in totale sicurezza, grandi camminate, ritiri estivi del basket, camp per ragazzi di tante discipline sportive, i grest degli oratori, la miriade di eventi organizzati nelle decine di valli laterali.

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