Se l’informazione televisiva non informa

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Per chi non lo sapesse, ieri alcuni telegiornali nazionali hanno dichiarato che a Livigno in questi giorni si può sciare.

Chiaramente non è vero, soprattutto non è la prima volta che succede che dal mezzo di informazione che ha caratterizzato il XX secolo escano panzane di questo tipo sulla piccola e lontana Valtellina, dove probabilmente non hanno inviati, o se li hanno, non sono ben informati.
Molto peggio quando nei tg si è parlato di maltempo e alluvioni in una zona che purtroppo in passato ha pagato tanto da questo punto di vista, scambiando per disastro idrogeologico l’uscita di un piccolo torrente di montagna in quota.

Noi pensiamo che non si possano biasimare i network nazionali se non hanno un riferimento a libro a paga in ogni zona della penisola, però ci sono due cose che ci fanno riflettere sul caso specifico, anche in riferimento al nostro progetto di quotidiano turistico online.
Sicuramente non comprendiamo come mai gli autori di tali articoli non abbiano speso due minuti per fare une veloce ricerca in rete per controllare la notizia.

Ma quello che fatichiamo di più a capire è perché localmente, salvo le doverose e giustificate smentite da parte degli operatori di Livigno, si dia così tanta importanza a questo fatto. Sia chiaro, non si può essere contenti, però forse non si sta dando troppa importanza alla televisione?
Noi nel nostro piccolo crediamo che non accorgersi che il mondo è cambiato (da un pezzo tra l’altro) e credere che pochi secondi in televisione possano cambiare i destini turistici (anche di un week end) di una zona nell’era di internet, ma soprattutto dei social network e del mobile (basta vedere, sempre in televisione, in quanti nel Parlamento italiano consultano il tablet dal loro scranno) è anacronistico, e poi, lamentarsi  in rete o sui social non è un controsenso? Ci sarà sempre qualcuno che a Livigno, ma anche in quota a Bormio, Madesimo, sul Gavia, allo Stelvio posterà e condividerà su facebook o twitter una foto perché nevica in estate e qualche giornalista da strapazzo magari vedendola in rete punterà al Pulitzer pubblicandola.

L’informazione televisiva informa?

La diffusione degli smartphone e dei tablet, l’incredibile aumento delle connessioni in rete e il lento, ma inesorabile miglioramento della qualità delle stesse, oltre ad un miglioramento delle opportunità a disposizione dei turisti, hanno fatto sì che oggi il web offra strumenti semplici e a disposizione di tutti per valutare dove andare e che cosa fare. Chiaro che poi quanto veicolato in rete deve trovare corrispondenza sul territorio, ma non è questo il nostro mestiere.

Il turismo oggi è internet, lo è da un pezzo a dire la verità, domani sarà anche peggio, basta informarsi per comprenderlo, sempre che si voglia farlo, ma questo è un altro discorso.

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