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Cooperative sociali Progetto Vita e Alba: com’è andata a finire

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Con l’arresto del Presidente e il sequestro preventivo delle Cooperative sociali Progetto Vita e Alba del Dicembre del 2018 si concludeva una triste vicenda che ha segnato il mondo della cooperazione sociale della nostra provincia. La Cooperativa “Progetto Vita”, dalle cui ceneri è poi sorta “Alba”, è giunta in provincia di Sondrio all’inizio degli anni 2000 e si è subito aggiudicata numerosi appalti nell’area dell’assistenza scolastica e dell’assistenza domiciliare rivolta alle persone non autosufficienti utilizzando il metodo del ribasso, al di sotto dei costi reali per la gestione del personale indicati anche dalle apposite tabelle ministeriali. In una girandola di irregolarità tecniche, amministrative e gestionali, con l’arresto del Presidente, alcuni enti resi improvvisamente edotti delle numerose criticità nella gestione sia dei servizi gestiti dalla Cooperativa che nella gestione del personale, optavano, in alcuni casi, per la risoluzione dei rapporti contrattuali e in altre situazione per la prosecuzione dei contratti di appalto in essere, pur in presenza delle mancate retribuzioni a danno delle lavoratrici e dei lavoratori che, nonostante la Cooperativa non procedesse al pagamento delle loro prestazioni, hanno portato a termine le assistenze agli studenti affidati loro. Sul piano sindacale la nostra azione ha consentito di recuperare almeno una parte dei contributi non versati da “Progetto Vita”, mentre rispetto alla Cooperativa “Alba” abbiamo aperto una vertenza che, nonostante le innumerevoli difficoltà incontrate, ha finalmente raggiunto l’unico obiettivo perseguito: restituire dignità e retribuzioni alle lavoratrici alle dipendenze di tale discutibile operatore economico, finito poi in regime di amministrazione giudiziaria e oggi in via di liquidazione. Terminate le fasi processuali, il Tribunale di Sondrio ha decretato l’esecuzione mobiliare e l’assegnazione di tutte le somme oggetto del pignoramento avviato alle lavoratrici e ai lavoratori creditori. Allo stato attuale, gli Enti pubblici coinvolti hanno provveduto alla liquidazione delle somme che spettano alle lavoratrici che si sono rivolte a noi.
Fonte: Segreteria provinciale Fp Cgil Sondrio

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