Tutto parte dall’osservazione delle parti del corpo e dai segnali che lanciano: pelle, occhi, branchie, squame, carne, peritoneo e colonna vertebrale aiutano i consumatori a distinguere il prodotto fresco da quello che invece ha già qualche giorno da quando è stato messo sul mercato.
Pesce fresco
Carne elastica e compatta.
Occhio convesso.
Cornea trasparente.
Pupilla nera e brillante.
Branchie di colore rosso vivace e senza muco.
Odore delle branchie di alghe marine.
Pelle di colore vivo.
Muco cutaneo sulla superficie acquoso e trasparente.
Squame aderenti alla pelle.
Peritoneo aderente alla carne.
Colonna vertebrale che non si stacca, ma si spezza.
Pesce non fresco
Carne molle e flaccida.
Pelle spenta.
Occhi incavati al centro.
Cornea lattiginosa.
Pupilla grigia.
Branchie tendendi al giallastro.
Odore delle branchie acre.
Muco lattiginoso, grigio-giallognolo e opaco.
Squame che si staccano facilmente dalla pelle.
Il peritoneo non aderisce alla cavità addominale.
Si stacca la colonna vertebrale.
La zona lungo la colonna vertebrale di colore rosso.
Per scongiurare rischi si consiglia di cuocerlo ad una temperatura non inferiore ai 70 gradi.
Sempre meglio prediligere i pesci più piccoli che nuotano in superficie e che sono più sostenibili.