Il Trentino offre un’iniziativa attraente per coloro che desiderano trasferirsi in uno dei suoi splendidi villaggi di montagna. Questa regione alpina sta offrendo un contributo di 2.500 euro a chiunque scelga di stabilirsi in uno dei suoi numerosi pittoreschi borghi.
Questa offerta è parte di un progetto denominato “Residenza Attiva”, che mira a rivitalizzare le zone rurali del Trentino e a promuovere uno stile di vita attivo e sano. L’iniziativa è aperta a tutti: italiani e stranieri, giovani e meno giovani.
Per beneficiare di questa offerta, è necessario trasferirsi in uno dei comuni coinvolti nel progetto e acquistare o affittare una proprietà. Inoltre, è richiesto di impegnarsi a vivere nel comune per almeno due anni.
La somma di 2.500 euro è destinata a coprire le spese iniziali legate al trasferimento e all’acquisto o affitto di una proprietà. Oltre a questo contributo, i nuovi residenti possono anche beneficiare di altri incentivi offerti dalla regione, come agevolazioni fiscali e contributi per l’acquisto di mobili.
IL PAESE MONTANO CHE PAGA GLI ABITANTI IN SERVIZI E OPPORTUNITÀ
Il progetto “Residenza Attiva” è un’opportunità unica per chi desidera cambiare vita e vivere in un ambiente naturale di straordinaria bellezza. Non solo offre un incentivo finanziario, ma anche la possibilità di godere di uno stile di vita sano e attivo, immerso nella natura.
L’elenco dei comuni coinvolti può essere consultato nell’apposito bando pubblicato sul sito della Provincia Autonoma di Trento. Questi sono piccoli centri situati in montagna, molti dei quali sono rinomate località turistiche, immerse in panorami naturali di straordinaria bellezza.
Tra questi, ad esempio, Canazei, da dove si può godere della vista mozzafiato sulla Marmolada, una vera e propria perla per gli appassionati di sport invernali.
C’è poi Molveno, con vista sul suo lago, un meraviglioso specchio d’acqua colorato di sfumature tra il verde e il blu, ideale per attività come la pesca o la vela.
Bondone, recentemente inserito tra i Borghi più belli d’Italia, emerge anch’esso nell’elenco. Si tratta di un piccolo centro ancorato a un affioramento roccioso che si affaccia sul lago d’Idra.
Pinzolo, situato nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta, è un altro villaggio nelle Dolomiti del Brenta, una destinazione turistica popolare sia in estate che in inverno.
Infine, c’è Ossana, conosciuta per il suo Castello e un meraviglioso giardino botanico.
Case a 1 euro: dove sono e come si comprano
Una delle iniziative più diffuse per contrastare l’abbandono dei piccoli centri e promuovere l’economia locale è conosciuta come “Case a 1 euro”. Questa prevede la vendita di case abbandonate, in cattive condizioni e da ristrutturare, al prezzo simbolico di 1 euro. Si tratta di luoghi speciali dove è possibile immergersi nella meraviglia del passato, passeggiando tra i vicoli solitari e ammirando le piazze e le chiese antiche. Tuttavia, purtroppo, questa iniziativa non è in grado di fermare lo spopolamento di questi luoghi, causato soprattutto dalla mancanza di lavoro. Le case a 1 euro sono principalmente situate nel centro e nel sud del Paese, dove i Comuni in fase di spopolamento sono più numerosi. In ogni caso, ci sono province in tutta Italia che vendono case a prezzi molto bassi.
Per acquistare una casa a 1 euro, è necessario partecipare alle procedure pubbliche promosse dai Comuni. Tuttavia, non tutti possono comprare queste case, poiché ci sono alcuni requisiti specifici che variano a seconda del bando del Comune. Ad ogni modo, ci sono alcune regole fisse, come la ristrutturazione dell’immobile entro un anno dall’acquisto e per un valore di circa 20-25 mila euro, la copertura delle spese notarili da parte dell’acquirente e la firma di una polizza fideiussoria di 5 mila euro per garantire l’acquisto al Comune.
È possibile partecipare ai bandi per l’acquisto di case a 1 euro sia come privati cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari, sia come ditte individuali, agenzie o società che gestiscono immobili per uso turistico e ricettivo. Tuttavia, le imprese devono essere iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura e rispettare le disposizioni in materia di contributi assistenziali e previdenziali come Inps e Inail. Inoltre, ogni Comune determina dei requisiti propri e particolari, come la vendita solo a coppie giovani sotto una certa età o famiglie con minori. In definitiva, comprare una casa a 1 euro può essere un’occasione unica, ma richiede impegno e risorse per la ristrutturazione dell’immobile.
Al momento sono diversi i comuni italiani che vendono case a prezzo simbolico. Ecco l’elenco aggiornato: Lecce nei Marsi (L’Aquila), Zungoli (Avellino), Patrica (Frosinone), Cantiano (Pesaro Urbino), Borgomezzavalle (Verbano Cusio Ossola), Carrega Ligure (Alessandria), Fabbriche di Vergemoli (Lucca), Montieri (Grosseto), Ollolai (Nuoro), Nulvi (Sassari), Mussomeli (Caltanisetta), Gangi (Palermo), Regalbuto (Enna), Salemi (Trapani), Sambuca (Agrigento).