Quando si tratta di questioni di consumi insoliti, il peso della prova ricade sul consumatore. Se si contesta la lettura dei consumi sulla bolletta, il gestore ha l’obbligo di dimostrare la corretta funzionalità del contatore. D’altra parte, l’utente ha il compito di fornire la prova che l’anomalia dei consumi registrati e i costi eccessivamente alti sulla bolletta siano attribuibili a fattori al di fuori del suo controllo.
Innanzitutto, è essenziale controllare regolarmente le bollette e i consumi. Se si notano aumenti improvvisi o inspiegabili, è necessario contattare immediatamente il proprio fornitore di servizi.
In secondo luogo, è importante verificare il corretto funzionamento del contatore. Se si sospetta un malfunzionamento, è possibile richiedere un controllo al gestore del servizio. In caso di difetti, il contatore deve essere sostituito.
È possibile anche richiedere un controllo da parte di un tecnico indipendente, a proprie spese. Se il controllo rivela un malfunzionamento non imputabile all’utente, il costo del controllo sarà rimborsato.
Inoltre, è possibile attivare un servizio di monitoraggio dei consumi, offerto da alcuni fornitori. Questo servizio permette di monitorare i consumi in tempo reale, ricevendo notifiche in caso di consumi anomali.
Infine, è importante ricordare che in caso di controversie, è possibile rivolgersi all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Quest’ultima può intervenire per risolvere eventuali dispute tra l’utente e il fornitore di servizi.
In conclusione, per difendersi da bollette salate e consumi anomali, è necessario monitorare attentamente i propri consumi, verificare il corretto funzionamento del contatore e, in caso di problemi, contattare immediatamente il proprio fornitore di servizi.