Pista di bob di Saint Moritz
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Mentre si attendono notizie sulla realizzazione della pista per bob, skeleton e slittino a Cortina dopo che Simico, l’ente pubblico incaricato delle opere pubbliche per Milano-Cortina 2026, ha sancito ai primi di febbraio scorso l’accordo con l’azienda Pizzarotti, una delle sede alternative per la pista a quella italiana finisce la propria stagione.
Però senza nuovo cemento e, allargando il discorso, un po’ come dovrebbero fare i lidi in concessione sulle spiagge italiane a fine stagione, prendendo spunto da cosa fanno in Francia, smantellando le strutture.
OLIMPIADI INVERNALI: UNA STORIA DI SUCCESSI E DEBITI OLIMPICI ACCUMULATI
La pista Olimpica di bob di St. Moritz-Celerina sorge a 1.800 metri d’altitudine e si distingue non solo per essere la più antica, ma anche per essere l’unica pista naturale di bob su ghiaccio al mondo.
Ogni anno, gli operatori delle piste dell’Alto Adige creano una nuova traccia in sole tre settimane, modellandola interamente a mano senza l’ausilio di grandi macchinari. Per oltre un secolo, questa scultura di ghiaccio lunga 1.722 metri, immersa nella natura, ha affascinato atleti, appassionati, spettatori e turisti. Nel corso della sua storia, la Bob Run ha ospitato due Giochi Olimpici Invernali e 25 Campionati del Mondo.
Per coloro che desiderano sperimentare personalmente l’accelerazione di 4G, c’è l’opportunità di vivere un’emozionante “scarica di adrenalina con la tradizione”, al sicuro tra il pilota e il frenatore, su un bob ospite a quattro posti.
Inoltre, durante tutto l’anno è possibile esplorare la pista olimpica Bob Run St. Moritz – Celerina utilizzando il proprio smartphone e scoprire una miriade di curiosità e fatti interessanti sulla sua storia e sugli sport del canale del ghiaccio attraverso un percorso didattico appositamente creato.
Durante la stagione estiva è possibile partecipare a una visita guidata presso l’Info Point seguita da una visita al box di bob.
Pista bob olimpica
Va ricordata la contrarietà del CIO che continua a esprimere un’opinione negativa sulla selezione di un impianto in Italia. Rimangono aperte alternative con gli altri impianti già esistenti e operativi, per un eventuale piano B, con otto candidature straniere.