Sono infatti iniziati i lavori propedeutici di bonifica per l’eventuale presenza di ordini bellici nel tratto tra Stazzona e San Bernardo. Le ruspe sono già in azione. La fascia espropriata consuma una notevole superficie di suolo, in una piana agricola di pregio che assume un forte valore paesaggistico. Il danno al territorio va valutato nel contesto della realtà valtellinese. La Valtellina, tra le valli alpine, è quella che più ha sofferto per un consumo di suolo del fondovalle intensivo e disordinato, un corridoio di capannoni e centri commerciali che ne compromette irrimediabilmente la qualità del paesaggio con ripercussioni negative sul turismo.
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