Tre contratti per condizioni di lavoro nel ramo delle pulizie – I contratti collettivi di lavoro (CCL) definiscono le condizioni di lavoro del personale. Attualmente sono tre i Contratti collettivi di lavoro dichiarati di obbligatorietà generale in vigore nel ramo della pulizia degli immobili.
Il CCL per il settore delle pulizie della Svizzera tedesca è vincolante per tutte le imprese di pulizia che occupano più di cinque collaboratrici e collaboratori. Le principali condizioni salariali e di lavoro si applicano anche alle piccole imprese che impiegano meno personale. Anche il personale impiegato a tempo parziale sottostà al CCL e a tutte le sue disposizioni.
Quasi 20mila persone sono assoggettate al CCL per il settore delle pulizie della Svizzera romanda. Nel Cantone di Ginevra si applicano salari minimi più alti.
In Ticino esiste un CCL che Unia non ha tuttavia firmato perché i salari di 17.75 franchi (2022) sono troppo bassi. A titolo di confronto: nel resto della Svizzera il salario minimo supera i 20 franchi.
Salari migliori, protezione sociale e perfezionamento professionale – Negli ultimi anni, i contratti collettivi di lavoro hanno migliorato le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, ad esempio in termini di salario, protezione sociale (congedo di maternità, ecc.) e possibilità di perfezionamento.
I lavori che nessuno vuole fare in Svizzera
Personale impiegato nelle economie domestiche private – Per le persone impiegate nelle economie domestiche private valgono altre regolamentazioni. Esse non sottostanno al contratto collettivo di lavoro, bensì al contratto normale di lavoro per il personale domestico della Confederazione (CNL Personale domestico), in cui è definito solo il salario minimo vincolante. In alcuni cantoni, le condizioni di lavoro sono disciplinate da CNL cantonali.
Maggiori informazioni sul CCL per il settore delle pulizie della Svizzera tedesca
Fonte: Unia.ch