28 Marzo 2024 21:46

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Pallone della Madre innevato in un bel giorno d’autunno

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“Pallone della Madre” innevato in un bel pomeriggio di autunno (foto 24 ottobre 2020).
La leggenda di Adalberto, figlio di Re Beregardo II, che diede i nomi a queste montagne.
Adalberto si trovava sul proprio cavallo, di nome Vioz, per giungere in Germania e vendicare il padre Berengario II. La fata Albina gli consigliò di leggere in una fontana misteriosa, dove però era scritta la sua condanna a morte. Infatti, non era ancora giunto il tempo per la liberazione dell’Italia. Adalberto uccise il proprio cavallo nei pressi della Forcella di Montozzo, lo seppellì e nominò la cresta col nome guerriero del cavallo (Punta di Ercavallo) e l’altra cima, verso la quale si diresse, col nome del suo destriero (Monte Vioz). Sulla vetta del Vioz su un foglio lasciò scritte le proprie volontà, si addormentò e morì. Lo ritrovò la madre che, con l’aiuto dei monaci avvolse il corpo di Adalberto in una tunica verde a forma di palla e lo seppellì, alla destra del Monte Vioz, sulla cresta che da allora prese il nome di Pallone della Madre (Palon de la Mare). Infine, la vedretta sottostante, su cui caddero le lacrime di sangue della madre, divenne la Vedretta Rossa (Vedretta delle Rosole).
Marco Trezzi
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