L’obiettivo è quello di ampliare l’offerta terapeutica per curare non solo patologie cosiddette tempo dipendenti, come l’infarto acuto e l’ictus, ma anche altre tipologie come quelle della valvola aortica.
Il fiore all’occhiello della nuova Cardiologia è rappresentato dalla Sala emodinamica nella quale sono stati installati i due angiografi, uno monoplano tradizionale e uno biplano. L’angiografia è un esame radiologico che permette di esaminare i vasi sanguigni tramite l’iniezione endovena di un mezzo di contrasto. Ha diversi scopi: studiare il decorso dei vasi sanguigni per scoprire eventuali alterazioni, studiare l’afflusso di sangue in un organo per valutare la sua funzione. Nel caso di emorragie consente di individuare il vaso sanguigno responsabile e spesso anche di chiuderlo, mentre in oncologia l’angiografia studia la vascolarizzazione dei tumori nei vari organi in vista di un intervento chirurgico e guida trattamenti alternativi come la radiologia interventistica. L’angiografo biplano comprende due apparecchiature radiologiche: un angiografo digitale installato su pensile a soffitto e un angiografo digitale posato sul pavimento. I due apparecchi sono in grado di acquisire immagini in contemporanea con movimentazione sincrona e di lavorare in configurazione singola. Ne derivano immagini tridimensionali dei vasi che mostrano con precisione la sede e la tipologia dell’occlusione. L’angiografia, oltre alla diagnostica, ha una valenza interventistica in quanto può essere utilizzata per effettuare trattamenti endovascolari mirati per risolvere alcune delle più frequenti patologie cardiovascolari.
Dati Covid Ospedale Morelli
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