Grande Guerra: Arnaldo Berni, uno dei più giovani capitani del Mondo
Il 27 agosto gli Imperiali irrompono nelle baracche degli ignari Alpini, sulla vetta della Trafojer, attraverso un tunnel di quasi 1,5 km, scavato a braccia nel ghiaccio della ripidissima parete nord. Subito gli Alpini trasportano artiglierie, mitragliatrici, viveri e il 1° settembre scatta il contrattacco guidato dal Capitano Bertarelli, dal quale ne uscimmo vincitori riconquistando la vetta.
Proprio a Bertarelli è intitolato il Rifugio V° Alpini, che sorge proprio sotto queste pareti, oggi scarsamente frequentate e salite a causa del ritiro dei ghiacci e delle rocce particolarmente instabili che le compongono. Mi piace sempre ricordare che, oggi, queste montagne non separano più due nazioni, ma sono un orgoglio tutto italiano; anche se, a distanza di quasi un secolo dall’annessione del Sud Tirolo all’Italia, permangono grandi differenze culturali e linguistiche che, giuste o sbagliate che siano, dovremo accettare, forse perché si sono trovati a far parte di un popolo che non gli apparteneva. Chissà che il bello dell’Italia non sia anche questo.
Marco Trezzi
La conquista del Gran Zebrù da parte dell’esercito austroungarico
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