Vista la situazione riguardo l’accesso alla Valle di Fraele provo a portare avanti un concetto che dovrebbe essere alla base di località montane d’eccellenza come queste, cioè fare turismo. Fare turismo significa fondamentalmente offrire qualcosa al turista, quel qualcosa che in Alta Valtellina, ringraziando Madre Natura, abbiamo in grande quantità: la bellezza e la grandiosità del territorio. La vallata che ospita i Laghi di Cancano, come è ben fruibile e sfruttata in estate, lo deve diventare anche in inverno, proprio perché avrebbe tanto da offrire per camminate, gite in fat bike, sciate, ciaspolate e chi più ne ha più ne metta. Certo che se la strada di accesso viene sistematicamente chiusa a dicembre, mi pare ovvio che tutta questa bellezza non possa essere utilizzata, chi avrebbe mai voglia di farsi a piedi tutti quei tornanti infiniti su asfalto a gennaio? La strada non presenta quasi mai pericoli, è un dato di fatto, se non proprio dopo grandi nevicate o rialzi termici improvvisi, tra l’ultimo tornante e le gallerie qualcosa può staccarsi ed arrivare in strada, ma credo che con poco si possa mitigare il fenomeno, ed in quei casi comunque si fa sempre in tempo a chiuderla le giornate necessarie per evirare spiacevoli incidenti.
Marco Trezzi
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