COSTI CARBURANTI – Del resto in Italia benzina e diesel per autotrazione e riscaldamento sono tra i più cari d’Europa. Va da sé che il livello dei costi che si “sopportano” nel Piccolo Tibet rispetto al resto del paese fanno sì che non manchi, mai, la domanda per il rifornimento da parte di chi vi transita o vi passa le vacanze. Di questi tempi poi, dopo avere superato per mesi la soglia psicologica dei 2 € al litro anche in provincia di Sondrio, ancora di più.
SERBATOI – Pensate anche solo agli autobus che arrivano in paese e quanto risparmiano sul pieno per il ritorno. Stesso discorso anche per tutti coloro che possiedono un veicolo con serbatoio capiente.
SEQUESTRATO DISTRIBUTORE ABUSIVO DI GASOLIO A LIVIGNO
BENZINAIO ECONOMICO – Abbiamo già ampiamente raccontato come si spiega il prezzo della benzina a Livigno, le regole da tenere presente per utilizzare la tanica e quanto incassa il Comune da ogni litro che acquistiamo al benzinaio. Quello che è cambiato dopo anni è che ora esiste anche a Livigno un benzinaio più economico degli altri.
PREZZO DIVERSO – Prima dell’intervento dell’Antitrust quasi un anno fa, infatti, lo stesso prezzo si trovava più o meno uguale in ogni distributore dislocato nel paese. Mentre ora, a turno, perché dopo mesi di controlli incrociati è ormai una realtà consolidata e i dati sono sufficienti per affermarlo, i prezzi tra le diverse pompe di benzina sono quasi del tutto diverse.
POST ANTITRUST – Bisogna però anche dire che, al di là della gogna mediatica suscitata dal provvedimento dell’Autorità per la concorrenza, non è che il mercato su margini ridotti come quelli dei carburanti senza accise abbia prodotto chissà quali risparmi o vantaggi ai consumatori.
DIFFERENZE – Si parla di 1 centesimo di euro, a volte 2, come forchetta di differenza. Difficile che in molti si prendano la briga di sbattersi più di tanto per scovare il distributore più conveniente (in un luogo dove sono tutti già ampiamente convenienti), quando quei centesimi li bruci facendo più strada in più all’interno del Piccolo Tibet. Magari nel traffico del weekend.
CONCLUSIONE – Anche se ovviamente i prodotti erogati fanno capo a diversi produttori e qualità/proprietà. Ma il dubbio (e il rischio) che la montagna (l’Antitrust) abbia sortito il topolino è possibile, oltre che probabile.
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