Come noto S.EC.AM. spa, che si occupa del Servizio Idrico Integrato per conto dei 77 Comuni della provincia di Sondrio, non naviga in buone acque dal punto di vita finanziario.
Il problema non nasce nelle ultime settimane o mesi, ma in anni di gestione che, bilancio dopo bilancio, ha messo la società nella condizione di dovere aumentare le tariffe agli utenti.
Ma c’è un fatto che forse non è chiaro a tutti che deriva dal fatto che l’azienda non può più aumentare l’indebitamento.
Le difficoltà nel coprire i costi di gestione sottintendono anche un altro aspetto che, alla lunga, rischia di diventare il prossimo boomerang che cadrà sulle teste dei cittadini. Stiamo parlando dello stop agli investimenti che, se parliamo di acque e acquedotti, potrebbe determinare, con il passare degli anni, nuovi problemi nella voce costi. In particolare di manutenzione.
Non serve Nostradamus per fare questa ipotesi. Basta partire dal fatto che la rete idrica ha i suoi anni, è come del resto la provincia enorme da coprire rispetto all’utenza che vi abita, e che inizia a non portarli benissimo.
I dati dei guasti SECAM, del resto, sono ufficiali e basta dare uno sguardo (su Telegram) alle ultime settimane per far capire di cosa stiamo parlando.