29 Marzo 2024 16:04

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Fulvio D’Eri: un’estate a tutto sport in Valtellina

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Fulvio D'EriL’estate sportiva sta per entrare nel vivo. Da anni in Valtellina opera sul territorio un grande appassionato di sport e giornalista sportivo che ha vissuto dal vivo i migliori eventi sportivi ospitati dalle nostre valli: Fulvio D’Eri. Venti anni di calcio dilettantistico spesi sui campi di mezza Lombardia, conosciuto dagli sportivi locali per la sua passione, ma anche per la sua presenza costante sui terreni di gioco, Fulvio scrive per il Quotidiano Sportivo Nazionale Il Giorno e per altri media regionali e nazionali. Di conseguenza è sicuramente un osservatore privilegiato anche dello sport che richiama l’attenzione dei turisti, sia in inverno, che, soprattutto, in estate, con i ritiri delle squadre di calcio, basket, pallavolo, rugby. Lo abbiamo incontrato per un suo parere sul rapporto tra turismo e sport e per farci raccontare tutto quello che ci attende in estate sui campi sportivi di Valtellina e Valchiavenna.

Come giudica il binomio sport e turismo in Valtellina?
Come un fattore altamente positivo per la promozione turistica del territorio e delle sue eccellenze. Alcune località turistiche, Bormio ad esempio, devono parte della loro fortuna e sono conosciute in tutto il mondo grazie all’organizzazione di eventi di alto livello quali i mondiali e le gare di coppa del mondo di sci. E’ innegabile che dal 1985, anno dei primi mondiali, Bormio ha avuto un’espansione turistica impressionante.
Fatico a capire come una destinazione della sua importanza sia riuscita a farsi scappare l’ormai consueta discesa libera di coppa del mondo di fine anno. Penso sia dovuto alla mancanza di coordinamento turistico.
Per fortuna hanno capito dell’importanza del rapporto con lo sprt anche altre località della provincia di Sondrio, quali Morbegno e Chiavenna, senza dimenticare Livigno che da anni ospita nel Piccolo Tibet gli allenamenti di elementi di spicco degli sport di fatica.
Apriamo l’album dei ricordi. Quali eventi le hanno lasciato maggiori emozioni?
Me ne vengono in mente quattro. Mondiali di sci del 2005 in Alta Valtellina, Michael Jordan a Bormio primi anni ’90, ritiro della Fiorentina di Trapattoni e dell’Inter di Ronaldo.
In particolare l’arrivo dell’Internazionale con il “fenomeno” è stato il più impressionante, perché ha richiamato migliaia di persone che ogni giorno aspettavano fuori dagli spogliatoi per un saluto e un autografo dai loro campioni. Dal punto di vista turistico, oltre a fare da rampa di lancio per i Mondiali del 2005, grazie alla presenza dell’Inter l’immagine di Bormio è arrivata in tutto il mondo, basti pensare ai media brasiliani che seguirono il loro campione più famoso e le foto che ancora girano sui media.

Questa estate sarà all’altezza di quelle emozioni?
Ci aspetta sicuramente una grande estate di sport, perché gli organizzatori hanno allestito un programma interessante e vario. Il primo grande evento è il ritiro del Torino in luglio, seguito da quello del Virtus Entella a Sondalo, appena promossa in serie B. Tanta carne al fuoco anche per quanto riguarda basket e pallavolo. Dopo i tornei giovanili consueti di pallacanetro che si terranno tra giugno e luglio la notizia di spicco è il ritorno a Bormio dell’Olimpia Milano targata Armani, oltre alla grande novità di Teglio che ospiterà la preparazione estiva della Pallacanestro Cantù, grazie, finalmente, alla costruzione di un palazzo dello sport all’altezza. Per finire con la palla a spicchi arriveranno in provincia di Sondrio anche Varese a Chiavenna e la Virtus Roma a Morbegno. Poi, da qualche anno, anche la pallavolo di alto livello sta scegliendo la nostra provincia per i ritiri precampionato e questa estate avremo tante squadre femminili: Busto Arsizio a Bormio, Novara a Morbegno e Conegliano forse a Chiavenna. Inoltre potremo assistere anche agli allenamenti delle nazionali juniores femminile e maschile in preparazione degli europei, sempre in Bassa Valle, con date in via di definizione. Mi piace ricordare anche i consueti, numerosi e partecipati camp di basket e volley dedicati ai giovani provenienti da tutta la Lombardia.
E per il futuro?
La Valtellina deve capire nel suo complesso la linea turistica globale da seguire, nello specifico decidere se puntare con convinzione sul binomio sport e turismo perché in questo momento l’impressione da osservatore è quella di un vuoto decisionale.
Di sciuro mi sarei aspettato un intervento deciso da parte degli enti pubblici per salvare la discesa di Bormio che dopo venti anni non verrà disputata, con un bel danno di immagine.
Dati alla mano i ritiri delle squadre portano turismo, ce lo insegnano le regioni confinanti che da anni investono in questo senso e in diverse discipline sportive, sia le più popolari che le settoriali, per promuovere il loro territorio e bellezze. Spero che anche la Valtellina non perda il treno, non solo come giornalista sportivo, ma anche come appassionato di sport a 360 gradi.

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