Il mercato tutelato continuerà invece ad essere attivo per i clienti vulnerabili, mantenendo lo stesso fornitore e le attuali condizioni economiche per chi:
ha più di 75 anni;
si trova in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
si trova in isola minore non interconnessa;
in condizioni economicamente svantaggiate
in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate dall’energia elettrica o soggetti presso i quali sono presenti persone che versano in tali condizioni;
soggetti con disabilità ai sensi della legge 104/92;
Per gli altri consumatori, il mercato tutelato cesserà il 10 gennaio 2024. Vi sono due scelte: fare il passaggio al mercato libero prima di tale data o non intraprendere alcuna azione. In quest’ultimo caso, a partire dal 10 gennaio, è previsto un trasferimento automatico al Servizio a Tutele Graduali, un sistema che assicurerà la continuità del servizio con un determinato fornitore e a condizioni economiche specifiche.
Il fornitore sarà designato dall’Autorità di regolamentazione attraverso un’asta, seguendo precise regole. L’Italia sarà suddivisa in 26 aree e per ciascuna sarà individuato un fornitore, ovvero il vincitore dell’asta. Quest’ultimo diventerà il fornitore di tutti i clienti domestici che, per la fornitura di energia elettrica, non avranno ancora fatto il passaggio al mercato libero.
In base all’esito dell’asta, durante la quale i fornitori presenteranno le loro offerte per la tariffa da imporre, l’Authority stabilirà condizioni economiche uniformi su tutto il territorio nazionale, a prescindere dall’area geografica e dal fornitore vincente per ciascuna area. Questo assicurerà un trattamento equo per tutti i clienti domestici coinvolti nel cambiamento. Si tratterà di un’offerta a prezzo variabile, che continuerà a essere indicizzata in base all’andamento dei prezzi all’ingrosso.
Coloro che entreranno a far parte del Servizio a Tutele Graduali dovranno comunque optare per un’offerta del mercato libero entro un massimo di tre anni.