Nelle serate estive e nelle stalle in inverno l’avevamo percorsa insieme con la sua fantasia. Mi aveva narrato molte storie su quella galleria. Lui mi raccontava di averne percorso un bel pezzo partendo dal Castelàsc e poi per la paura aveva abbandonato l’avventura. Giurava che la galleria esisteva. Sono anziano, ma il ricordo di quelle storie ancora mi affascina. Ho pensato: perché non chiedere lumi di questi bei ricordi alle persone più anziane di me? Se loro hanno vissuto qualche avventura in quella galleria mi potranno dare documentazione diretta dell’esistenza. Quella misteriosa galleria rimane ancora avvolta in un alone di mistero. Rammento le parole del veciu Pédru che un giorno mi disse “Méngu, regòrdat che ‘l Castelàsc l’è li nòsi ravis, völech bée al Castelàsc parchè l’è ‘na gran miniera de scuprì ‘n tòch àla vòlta”. Il vecchio Pédru aveva ragione, la galleria segreta del Castelàsc, se esiste, ha bisogno di testimonianze e di essere riscoperta. Coloro che hanno avuto avventura di scoprirne almeno una parte hanno il dovere di documentare l’esistenza per tramandare la sua storia e il suo tracciato ai posteri. Chi sa parli!
Ezio Maifrè