COME SCOPRIRE LA CLASSE ENERGETICA DELLA PROPRIA CASA
DATE – Per gli edifici residenziali viene richiesta la classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033, mentre per gli edifici non residenziali e pubblici la classe E entro il 2027 e la classe D entro il 2030. Per le nuove costruzioni di edifici residenziali richiesta la classe energetica A nell’immediato, a patto di raggiungere emissioni zero dal 2028.
Le classi energetiche degli immobili
La classe energetica G rappresenta la peggior categoria, attribuita principalmente a edifici costruiti oltre 40 anni fa, caratterizzati da un’elevata dispersione termica e costi elevati per il riscaldamento e il raffreddamento sia in inverno che in estate.
Gli immobili in classe energetica F, pur essendo leggermente migliori della classe G, presentano comunque scarse prestazioni e impianti termici inefficienti, senza sfruttare fonti di energia rinnovabile. Non si tratta quindi di abitazioni sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico.
La maggior parte degli immobili in Italia appartiene alla classe energetica E, costruiti tra gli anni ’70 e ’90, con un impianto di riscaldamento a gas metano e un isolamento termico superiore rispetto alle classi G e F, ma ancora non sufficientemente efficiente.
Gli edifici di classe D sono simili a quelli della classe E, ma con un isolamento termico migliore grazie alla coibentazione più efficace, che riduce il consumo energetico.
Le abitazioni di classe C mostrano un’efficienza maggiore, grazie all’introduzione di alcune migliorie, come la sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento con uno più efficiente, l’installazione di finestre a doppio vetro e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.
Infine, le case di classe B e A rappresentano le soluzioni più efficienti, in grado di utilizzare l’energia in maniera ottimale e sostenibile, con vantaggi sia economici che ambientali.
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